Negli ultimi anni ricercatori appartenenti a gruppi di ricerca di tutto il mondo si sono sempre più interessati alla relazione esistente tra gli individui e i loro telefoni cellulari o, più in generale, gli strumenti di connessione di rete, quali Pc, Tablet, ecc. A partire da tali filoni di ricerca si stanno sempre di più sviluppando diverse ipotesi relative a nuove forme di psicopatologia tra le quali emerge la Nomofobia.
La Nomofobia, il cui termine è composto dal prefisso abbreviato “no-mobile” e dal suffisso “fobia”, si riferisce alla paura di rimanere fuori dal contatto di rete mobile. Parliamo di Nomofobia quando una persona prova una paura sproporzionata di rimanere fuori dal contatto di rete mobile, al punto da sperimentare effetti fisici collaterali simili all’attacco di panico: mancanza di respiro, vertigini, tremori, sudorazione, battito cardiaco accelerato, dolore toracico e nausea.
I nomofobici sarebbero quei soggetti che cercano di evitare gli stati ansiosi mettendo in atto una serie di comportamenti: mantenendo il loro credito sempre attivo, portando un caricabatterie in ogni momento, dando a familiari e amici un numero alternativo di contatto e portando sempre con sé una carta telefonica prepagata per effettuare chiamate di emergenza se il cellulare dovesse rompersi o perdersi o, ancora, se venisse rubato.
Fattori di Rischio
Secondo Francisca Lopez Torrecillas, docente presso il dipartimento di personalità e di valutazione psicologica e trattamento delle dipendenze dell’Università di Granada (UGR), che ha svolto una ricerca sul campo con giovani adulti tra i 18 ei 25 anni, la maggior parte delle persone cellulare-dipendenti sarebbero giovani adulti con bassa autostima e problemi nelle relazioni sociali, che, pertanto sentono il bisogno di essere costantemente connessi e in contatto con gli altri attraverso il telefono cellulare. Altri autori ritengono che gli adolescenti siano i soggetti prevalentemente a rischio di sviluppare questa nuova forma di dipendenza patologica.
Come intervenire
Come per le altre forme di Dipendenza Patologica la Psicoterapia può rappresentare uno strumento valido. Nello specifico, la psicoterapia si pone due obiettivi. Il primo è l’eliminazione della dipendenza, laddove l’utilizzo del cellulare è moderato e non è accompagnato dalla presenza di ossessioni. Il secondo obiettivo è quello, attraverso l’individuazione delle cause che hanno condotto ad un abuso dell’utilizzo del telefono cellulare, di permettere all’individuo il ripristino di un equilibrio psicologico attraverso il recupero del funzionamento sociale con familiari ed amici e della ripresa scolastica e/o lavorativa.
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