Dipendenza da Internet

La dipendenza da Internet, meglio conosciuta nella letteratura psicologica con il nome di Internet Addiction Disorder (IAD), rappresenta un disturbo psicologico da discontrollo degli impulsi.Tale forma di patologia si sviluppa con un’attenzione ossessiva a temi e strumenti circa l’uso della rete come il controllo ripetuto della posta elettronica durante la stessa giornata, la ricerca di programmi e strumenti di comunicazione sempre più efficaci e moderni, lunghissimi periodi passati in chat. Successivamente è possibile osservare il progressivo aumento del tempo trascorso online, con un crescente senso di malessere, di agitazione, di bassa attivazione quando si è scollegati quasi come si vivesse uno stato di astinenza. Infine, l’abuso di internet porta al forte danneggiamento delle sfere sociale, familiare, affettiva, scolastica e/o lavorativa.

Secondo la letteratura scientifica è possibile individuare cinque tipi specifici di disturbo da dipendenza online:

1. “Dipendenza ciber-sessuale“, ovvero, la dipendenza da pornografia online, dove gli individui che ne soffrono sono di solito dediti allo scaricamento, all’utilizzo e al commercio di materiale pornografico online e/o sono coinvolti in chat-room per soli adulti.

2. “Dipendenza ciber-relazionale“, definibile anche dipendenza da Social Networks (es. Facebook), dove gli individui che ne sono affetti diventano fortemente coinvolti in relazioni online. In questo caso gli amici online diventano rapidamente più importanti dei rapporti reali con la famiglia e gli amici. In molti casi questo conduce all’instabilità coniugale, affettiva, familiare, sociale, lavorativa, scolastica, etc.

3. “Net Gaming“, cioè la dipendenza dai giochi in rete che comprende una vasta categoria di comportamenti, compreso il gioco d’azzardo patologico, i videogame, lo shopping compulsivo e il commercio online compulsivo. In particolare, gli individui utilizzano casinò virtuali, giochi interattivi, siti delle case d’asta o di scommesse su Internet, arrivando perfino ad interrompere lavoro e relazioni e perdendo cospicue somme di denaro.

4. “Sovraccarico cognitivo“, dovuto alla ricchezza dei dati disponibili in rete e che crea un comportamento compulsivo di navigazione e di utilizzo dei dati del Web. In tal modo la persona spende sempre più quantità di tempo nella ricerca e nell’organizzazione di dati provenienti dal Web.

5. “Gioco al computer“, anch’esso se eccessivamente prolungato si può tramutare in una compulsione. La persona così passa la maggior parte del giorno a giocare piuttosto che a lavorare, studiare, stare in famiglia, in compagnia, etc.

Come sorgono tali patologie?

Internet rappresenta inevitabilmente uno strumento efficace e veloce per ottenere informazioni al fine di risolvere qualsiasi forma di problema. Inoltre, l’ideazione dei Social Network (es. Facebook, Twitter, ecc.) permette la rapida condivisione di contenuti e la comunicazione con un ampio numero di persone (conosciute e non). Pertanto, l’utilizzo di Internet viene apprezzato dall’individuo come mezzo illusorio per venir fuori da problematiche personali, quali ad esempio:

E’ da osservare come il disturbo da Dipendenza da Internet non viene percepito come un disagio da colui che ne soffre e pertanto egli non ritiene di aver bisogno dell’aiuto di  uno specialista per risolvere quello che “gli altri” avvertono come un problema.

La psicoterapia di fronte a questo tipo di patologia si pone due obiettivi. Il primo è l’eliminazione della dipendenza, dove Internet rappresenta uno strumento utilizzato moderatamente e senza la presenza di ossessioni. Il secondo obiettivo è quello, attraverso l’individuazione delle cause che hanno condotto  ad un abuso delle potenzialità di Internet, di permettere all’individuo il ripristino di un equilibrio psicologico attraverso il recupero del funzionamento sociale con familiari ed amici e della ripresa scolastica e/o lavorativa.

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