Comprendendo anche le forme meno gravi, un disturbo di personalità è presente nel 15-20% della popolazione. Un peso notevole sulla società e sui soggetti coinvolti. Le richieste di consultazione riguardanti i Disturbi della Personalità includono sempre più spesso pazienti molto giovani, spesso tra i 14 e i 18 anni.
Nelle forme gravi le famiglie vengono devastate. Cito un caso che dà l’idea di che cosa può succedere. Una figlia borderline pretende di andare a vivere da sola, bene, però poi non ce la fa a tirare avanti, non ha abbastanza soldi, non riesce a organizzarsi, allora torna a casa. Ma qui scatena continue liti furibonde, è aggressiva, insulta, non sopporta che gli altri familiari entrino in casa. E li accusa: “Voi mi avete rovinato la vita!”. Insomma, una situazione disastrosa e di grande sofferenza, in cui la famiglia si sente impotente e senza risposte.
Le richieste di consultazione riguardanti i Disturbi della Personalità includono sempre più spesso pazienti molto giovani, spesso tra i 14 e i 18 anni.
Queste richieste sono particolarmente delicate poiché non tutti gli specialisti sono concordi nel ritenere possibile (o utile) una diagnosi di Disturbo della Personalità in adolescenza.
Questo disturbo riguarda appunto la personalità, una dimensione che si ritiene stabilizzata solo durante la prima età adulta: molti comportamenti ritenuti patologici in un soggetto adulto possono non essere tali in adolescenza, un periodo fisiologicamente caratterizzato da irrequietezza, da una rappresentazione di sé instabile e da elevata impulsività.
Ragazzi che si trovano a vivere in età adolescenziale il possibile esordio di un Disturbo di Personalità si trovano a un bivio evolutivo fondamentale ed è fondamentale un supporto psicologico o percorso psicoterapeutico.
I disturbi di personalità sono una decina, racchiusi in tre gruppi. Di tutti il più importante, sia per gravità sia per frequenza, è il borderline. E’ presente nel 2-3% della popolazione generale. Altri disturbi sono di minore rilevanza clinica, possono accompagnare la depressione, l’ansia, prevalentemente i disturbi affettivi, ma anche altre condizioni psicopatologiche.
Gruppo A: disturbo schizotipico, schizoide, paranoide
Gruppo B: disturbo istrionico, borderline, antisociale, narcisistico
Gruppo C: disturbo ossessivo-compulsivo di personalità, evitante, dipendente
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