Psicodiagnosi

La psicodiagnosi si pone come obiettivo la valutazione complessiva della persona, andando oltre il quadro sintomatico che presenta.

Presso il Cupsi vengono fatte valutazioni circa:

  • l’organizzazione dell’assetto cognitivo della persona, cioè i contenuti e il suo stile di pensiero e di rappresentazione della realtà;
  • la dimensione decisionale e comportamentale, cioè l’organizzazione mentale della persona nell’atto del decidere ed attuare i propri comportamenti;
  • le manifestazioni somatiche psicogene (somatizzazioni, disturbi psicosomatici, alterazioni neurovegetative ecc.).

La psicodiagnosi può essere effettuata a scopo clinico, con l’obiettivo di delineare il processo terapeutico in base alla complessità della personalità del paziente e della problematica da esso presentata, oppure una psicodiagnosi può essere richiesta a scopo legale, peritale o assicurativo nel caso di consulenze legali, consulenze infortunistiche da parte di società assicurative, consulenze per affidi.
In quest’ultimo caso, attraverso una psicodiagnosi, si vanno a definire:

  • perizie civilistiche o penalistiche come CTU o CTP;
  • valutazioni del danno esistenziale;
  • valutazione delle capacità cognitive;
  • valutazioni di idoneità per le adozioni e gli affidamenti;
  • valutazioni di idoneità alla guida di autoveicoli, rilascio del porto d’armi, ecc.;
  • certificazioni per il pensionamento anticipato.

Il processo di psicodiagnosi è costituito da una serie di incontri, di solito tra i 3 e i 5, articolati in uno o due colloqui clinici, che riguardano l’osservazione e l’anamnesi del paziente, e la somministrazione di test grafici, di personalità, di livello e proiettivi.
I test maggiormente utilizzati per le psicodiagnosi sono quelli più conosciuti e validi: i test grafici, il test di Rorschach o il T.A.T., il test di personalità MMPI e la scala WAIS di livello intellettivo. Attraverso l’utilizzo di tali strumenti, è possibile operare un’accurata psicodiagnosi che consente poi di orientare correttamente il lavoro psicoterapeutico.
In tal senso, conoscere la struttura della personalità, l’organizzazione interna del paziente, oltre alla manifestazione sintomatica, è il canale più adeguato di procedere nel nostro campo.

Il sintomo è una delle modalità che la persona ha scelto per esprimere un disagio interno; limitare l’analisi psicologica alla sola manifestazione esterna può indurre a commettere grossi errori.

Nel processo di psicodiagnosi, il test rappresenta allora uno strumento indispensabile per ottenere una misurazione obiettiva e standardizzata e fornisce delle indicazioni quantitative sugli aspetti esaminati.

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